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Danilo Leva
Duro il commento del segretario regionale del PD Danilo Leva dopo la bocciatura da parte del governo sulla fallimentare gestione della sanità.
«Il presidente della Regione Iorio è stato bocciato anche dal governo Berlusconi. Quanto accaduto oggi a Roma è la semplice conseguenza di una gestione fallimentare della cosa pubblica dell’attuale governo regionale - commenta Danilo Leva e continua - Iorio non può prendersela con nessun altro se non se stesso e il tentativo di scaricare le responsabilità su altri è la dimostrazione della mancanza di argomenti seri e credibili. Il livello di indebita nella nostra regione è tra i più alti d'Italia, solo quello della regione ammonta a oltre 110 milioni di euro e neppure l'aumento delle aliquote regionali Irpef e Irap, imposto dal governo nazionale e che produrranno 10 milioni di entrate, sarò sufficiente a ripianare le casse regionali. Al Molise è stato ingiunto, addirittura, di avviare manovre correttive per ulteriori 59 milioni di euro. La cambiale che il Molise non riuscirà a pagare ha una sola firma, quella di Michele Iorio. Una cambiale dovuta a decenni di riforme mai effettuate, ad un apparato pubblico elefantiaco, ad una politica spendacciona, a regali che hanno rappresentato un freno allo sviluppo e alla crescita economica. E’ sufficiente pensare al ricorso sfrenato alle consulenze esterne. Difatti, basterebbe eliminarle per ottenere un risparmio di spesa pari alla stessa somma che sarà generata dall’aumento delle imposte regionali. Il futuro della nostra regione sarà sempre più a rischio se non si riuscirà a rendere questo territorio moderno, competitivo e virtuoso. Iorio rassegni subito le proprie dimissioni e metta la parola fine a quella che può essere definita la gestione più mediocre e scellerata della nostra storia.»

 
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Bocciata la sanità molisana, il Presidente della Regione, Michele Iorio (PDL), si appella ai cittadini in cerca di “rivoltosi” da mandare a Roma, ma il PD chiede a Iorio un ultimo atto di rispetto verso i molisani: dimissioni immediate dopo 12 anni di fallimenti!

La situazione della sanità molisana appare disperata: 110 milioni di euro di debiti che non cessano di crescere. Lo scorso anno Silvio Berlusconi aveva deciso di commissariare la sanità molisana affidandone le redini a colui che i debiti li aveva cresti: Michele Iorio.
Ieri però il tavolo tecnico nazionale ha bocciato le procedure messe in atto per risanare i debiti dando vita ad uno scontro con il governatore del Molise. Il governo ha infatti deciso di bloccare i fondi Fas, destinati alle aree sottosviluppate e di imporre alla regione un ulteriore aumento delle tasse per risanare i debiti. Un agguerrito Iorio ha però annunciato di non voler subire passivamente la decisione presa dal governo, ma di voler combattere per il diritto alla salute appellandosi anche ai cittadini molisani chiedendo loro di scendere in piazza. La domanda a questo punto sorge spontanea: contro chi dovrebbero combattere i molisani? Contro il governo nazionale che ha bocciato la cattiva gestione della sanità della giunta Iorio oppure salire a monte del problema e combattere contro lo stesso governatore regionale? Il dilemma si fa arduo e intanto il malcontento dei cittadini molisani cresce. Quello a cui stiamo andando incontro è un aumento considerevole delle tasse accompagnato da una riduzione dei servizi (interi reparti ospedalieri chiusi, posti letto tagliati, accorpamento dell'ospedale di Larino con quello di Campobasso). Gli industriali molisani pur di non vedersi aumentare le tasse chiedono tagli sulle spese sanitarie. Dove arriveremo di questo passo? La sanità molisana è già agli ultimi posti delle classifiche stando alle ricerche dell'istituto Sant'Anna di Pisa, ulteriori tagli potrebbero avere situazioni catastrofiche.

Partito Democratico e Italia dei Valori chiedo le dimissioni immediate di Iorio. Così commenta Antonio D'Alete, consigliere regionale del Partito Democratico, “Dopo 12 anni di governo Iorio oggi vengono al pettine tutti i nodi. Iorio sapeva benissimo di aver gestito in modo fallimentare la sanità molisana, oggi, dopo l'incontro in Consiglio dei Ministri, non può far finta di cadere dalle nuvole. Ha scelto di ripianare i debiti imponendo, per i prossimi trent'anni, ai suoi corregionali tasse tre volte superiori al resto d'Italia. Ora che Silvio Berlusconi, deputato molisano, lo boccia anche come commissario alla sanità, obbligandolo ad infliggere ai cittadini del Molise ulteriori tasse, a Michele Iorio non resta che un ultimo atto di dignità e di rispetto dei suoi corregionali: le dimissioni immediate”.

*Immagine presa dalla prima pagina del quotidiano Nuovo Molise del 15/05/10


Anna Frabotta


 
Vi giro una lettera del Consigliere Petraroia, mi sembra giusto portare a conoscenza, qualora ancora c'è qualcuno che non li conosce,  gli sprechi del nostro governatore Iorio.

"C
ome ogni anno, il Presidente Iorio nella prima settimana di febbraio avverte il bisogno interiore di raccogliersi in preghiera. Raggiunge a nostre spese Washington dove si ferma una settimana e unito spiritualmente a Magnati, Generali e Capi di Stato partecipa al National Prayer Breakfast. Dai dispacci emanati dai suoi molteplici portavoce emergono colazioni di alto rango e contatti di primordine dai quali traspaiono potenziali ritorni istituzionali, economici e culturali per la nostra regione. Ebbene dopo quattro anni di preghiere americane pagate dai contribuenti molisani e diversi ceri accesi al di là dell’Atlantico è lecito chiedere all’On. Iorio quali benefici concreti ne abbiamo ricavato ? Sono aumentate le nostre esportazioni ? Si sono intensificati gli scambi commerciali, culturali o sociali ? Ci sono state imprese internazionali che hanno scelto di investire in Molise ? I nostri giovani laureati hanno avuto l’opportunità di frequentare Master o Tirocini Formativi nelle Università, nei Centri di Ricerca o nelle Multinazionali degli Stati Uniti ? Concretamente il Presidente della più piccola e indebitata regione italiana cosa porta a casa dopo i suoi viaggi istituzionali ? Dagli incarichi di Vice-Presidente dell’Euro-Regione Adriatica, dalla Vice-Presidenza europea sul Geo-Spaziale, dal viaggio in Romania e dagli altri contatti attivati finora il Molise cosa ci ha guadagnato realmente in termini di crescita, sviluppo e occupazione ?
Nei prossimi giorni, credo sarà disponibile anche la Delibera di Giunta al momento irreperibile con i costi del viaggio e la composizione della delegazione, ma al di là della soddisfazione del Governatore, di mangiare, bere e pregare insieme a Obama, ai molisani cosa ce ne va in tasca ?
Più sommessamente a Isernia centinaia di dipendenti della ITTIERRE rischiano il licenziamento da un momento all’altro, allo Zuccherificio sono arrivati da Cipro e pare dalla Mauritania altro che Stati Uniti, a Venafro, Larino e Agnone sono in apprensione per i tagli ospedalieri, al SanStefar c’è gente che lavora gratis anche dopo che hanno chiuso pure il gas, 150 lavoratori del settore del trasporto pubblico locale rischiano di andare in mobilità dopo i 5 milioni di chilometri eliminati con l’ultimo Bilancio Regionale e si potrebbe continuare con chi sta sul tetto del Mondo e chi soffre il freddo sul tetto della Geomeccanica. Sono consapevole che i cittadini tra diffidenza e rassegnazione sono ormai abituati a tutto ma trovo sbagliato far aumentare le tasse per i debiti sanitari e moltiplicare le spese pazze di un Governo Regionale largamente inadeguato e più volte commissariato."
Campobasso, 5 febbraio 2010
Michele Petraroia
 
Il PD Molise chiede al Governo nazionale e a quello regionale di intervenire immediatamente per favorire una soluzione positiva della grave crisi in atto che rischia di compromettere irrimediabilmente l’esistenza di una delle industrie capofila della moda italiana, perno per il distretto del tessile della regione, azienda essenziale per l’economia dell’intero territorio e per il futuro di oltre 1500 famiglie.

Inoltre il PD Molise e la segreteria nazionale ritengono che la Regione ed il Governo nazionale non possano limitarsi a ratificare quanto previsto dai commissari straordinari, ma che invece debbano contribuire a definire, insieme alle forze sindacali, un progetto di sviluppo del distretto del tessile.

Con queste motivazioni il PD Molise ha deciso di aderire alla giornata di mobilitazione dei lavoratori Ittierre, indetta dalle rappresentanze sindacali per martedì 2 Febbraio 2010.