Nella giornata di ieri il Comitato di redazione per le modifiche dello Statuto del Pd, composto da Maurizio Migliavacca, Nico Stumpo, Alfredo D’Attorre, Gero Grassi, Marina Sereni e Michele Meta, ha concluso i lavori per la formulazione della proposta che verrà presentata oggi alla commissione nazionale Statuto.
Le modifiche proposte interessano: il ruolo degli iscritti, lo svolgimento dei congressi locali, la valorizzazione del ruolo dei circoli, le incompatibilità tra cariche di partito e istituzionali, le misure a garanzia della trasparenza e della moralità dell’impegno politico e il miglioramento delle primarie quale metodo per la selezione dei candidati alle cariche monocratiche.
La proposta di revisione statutaria è stata approvata all’unanimità del comitato, oggi la Commissione Statuto ha formulato, anch'essa all'unanimità, la proposta conclusiva, che sarà poi sottoposta all’Assemblea Nazionale di venerdì 21 e sabato 22 maggio, per l’approvazione definitiva.

Maurizio Migliavacca, presidente della comissione Statuto del Pd, si dice soddisfatto per il voto con il quale sono state approvate oggi le modifiche alle regole interne del partito. "Abbiamo fatto un check up dello Statuto con un'ampia discussione all'insegna della trasparenza, tanto che sarà pubblicata interamente sul sito internet del Pd, da queste modifiche esce un partito più vicino agli iscritti, agli elettori e ai territori".
In sintesi, le modifiche principali riguardano sei aspetti: "Si stabilisce la sovranità degli iscritti nelle elezioni dei segretari dei circoli e provinciali e degli organismi dirigenti che verranno espressi con voto segreto e individuale degli iscritti, da qui ottobre - ha ricordato il presidente della commissione Statuto - si svolgeranno un'ottantina di congressi locali. Si stabilisce la centralità dei circoli nella scelta dei dirigenti e i circoli, per statuto saranno ampiamente rappresentati negli organismi dirigenti dei livelli superiori".
Inoltre, ha spiegato ancora Migliavacca, "si stabilisce il federalismo delle risorse, ossia la maggioranza delle risorse raccolte dal Pd rimarranno al territorio", si introduce poi il principio della "separazione tra incarichi di partito e istituzionali, impedendo quindi i doppi incarichi". Si introducono "regole stringenti di trasparenza e moralità della politica con l'anagrafe degli eletti del Pd, dal Comune al Parlamento europeo gli eletti dovranno rendere noti i loro patrimoni".
Infine, sul discusso capitolo primarie Migliavacca ha ribadito: "Le polemiche erano infondate perchè le abbiamo migliorate e rafforzate allargandole alla costruzione delle alleanze e delle coalizioni", essendo stata approvata oggi la proposta elaborata dal comitato ristretto.

Già ieri, Nico Stumpo, responsabile Organizzazione della segreteria nazionale del Pd, dichiara: “L’approvazione all’unanimità nel comitato di Redazione della proposta di modifiche dello Statuto è motivo di soddisfazione e ci ripaga delle
polemiche di cui si è lungamente parlato in questi giorni. È n questo clima di confronto sereno e trasparente che domani si riunirà la commissione Statuto e la settimana prossima l’Assemblea nazionale”.

In merito alle polemiche nate intorno alla proposta di modifica sulle primarie era intervenuto nei giorni scorsi anche il Segretario Nazionale, Pier Luigi Bersani, che sul suo profilo Facebook aveva espresso la sua opinione: "Non apriamo dibattiti sul nulla. Le primarie vanno fatte funzionare, non vanno certo limitate, né tantomeno abolite. Nello Statuto dobbiamo preservarle ed evitare che paradossalmente da strumento prezioso di apertura alla società civile, le primarie possano ripiegare a strumento di autosufficienza del partito. È di questo e non di altro che si sta discutendo".



Leave a Reply.