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Art.1, comma 29 del ddl intercettazioni: i blogger devono pubblicare le richieste di rettifica in 48 ore o pagare fino a 12.500 euro. Aboliamo questa norma!

Da pochi giorni in Senato la maggioranza con la trentesima fiducia ha approvato il ddl intercettazioni: un testo che tutela meglio i criminali dei cittadini e uccide il diritto ad essere informati. Tra i commi del testo ci sono attacchi e censure anche alla Rete. Una pagina davvero brutta per la democrazia italiana, il ddl intercettazioni dopo 2 anni di gestazione si dimostra un grande esproprio della democrazia e dell'informazione, dove le notizie cattive si sommano, e ora toccano anche il controllo e la censura della Rete. Come hanno indicato i senatori del Pd Vincenzo Vita e Felice Casson tra i tanti passaggi liberticidi e censori del maxiemendamento sulle intercettazioni ce n'è anche uno devastante per la rete. Infatti, per ciò che attiene alla 'rettifica', si equiparano i siti informatici ai giornali, dando ai blogger l'obbligo di rettifica in 48 ore. Il comma 29 dell’art. 1 prevede che la disciplina in materia di obbligo di rettifica prevista nella vecchia legge sulla stampa del 1948 si applichi anche ai “i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”! I blogger all’entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, dovranno provvedere a dar corso ad ogni richiesta di rettifica ricevuta, entro 48 ore, a pena, in caso contrario, di vedersi irrogare una sanzione fino a 12.500 euro.. Ma un blog non è un giornale, il blogger non è un redattore, spesso gli aggiornamenti sono saltuari. Si può rischiare una maximulta perché magari si è in vacanza o non si controlla la posta? Ciò significa rendere la vita impossibile a migliaia di siti e di blog, ben diversi dalle testate giornalistiche. Lo fanno dimenticando che la rete è proprio un'altra cosa. L'emendamento del PD per modificare questa norma non è stato discusso perché la fiducia taglia tutto . Ma la destra abituata a usare la tv o non lo sa, o sperando nel silenzio prova a mettere le mani dove ancora non era riuscita a farlo. Non sappiamo se questo sia l’obiettivo perseguito o solo un effetto collaterale dell’ignoranza con la quale il centrodestra continua ad affrontare le dinamiche della ret e, di sicuro faranno passare ai più la voglia di occuparsi, on line, di informazione in ambiti o materie suscettibili di urtare la sensibilità di qualcuno ed indurlo a domandare - a torto o a ragione - la rettifica. Un ottimo silenziatore alle domande legittime dei frequentatori del web. Non finisce qui. I senatori PD vogliono presentare, d'intesa con i colleghi della Camera dei D eputati, un disegno di legge seccamente abrogativo della seconda parte della lettera a del comma 29 che recita per l'appunto: ''per i siti informatici sono pubblicate entro 48 ore dalla richiesta...''. Ci chiediamo se l'emendamento sarà sostenuto anche dai parlamentari di PDL e Lega che fanno parte dell'intergruppo web 2.0 e che nei convegni si esprimono sempre a difesa della libertà d'espressione in rete. Ora devono dimostrare alla rete che le loro non sono solo parole, da abolire a un cenno di Berlusconi. Chiediamo loro di firmare e votare l'emendamento PD al comma 29 per abolire l'obbligo di rettifica in 48 ore per siti e blog.


Giuseppe Civati
Paolo Gentiloni
Matteo Orfini

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18/6/2010 06:29:30 am

"Questo sito/blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001"

Io ero rimasto a questo testo da dover inserire, in forma cautelare, sui propri blog.
Se ciò che dici è vero Anna, farò il tutto per tutto affinchè Generazione Italia possa stilare un proprio documento in cui si esprime piena collaborazione alla vostra / nostra raccolte di firme.
Se G.I. non lo farà, solleciterò i vari associati a farlo.
Qualora gli stessi associati non volessero sottoscrivere un simile documento, allora lo porterò avanti da solo uscendo dal movimento.
Prima di sottoscriverlo, tuttavia, voglio leggere bene il testo riportato.
Un abbraccio e grazie per la segnalazione.

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Anna Frabotta
18/6/2010 07:33:40 am

il senso della decenza i nostri governanti lo avevano perso da tempo, ma credo che con il ddl intercettazioni si sia toccato il fondo! una legge che ci porterà indietro di 70 anni, che ucciderà il diritto ad informare e ad essere informati, un diritto tutelato da quella "sacra" COSTITUZIONE" che ai nostri governanti sta tanto stretta. È tutto il ddl ad essere sbagliato, ma questo punto in particolare lo trovo alquanto deleterio: la rete oggi come oggi è l'unico mezzo di comunicazione di massa che sfugge al controllo governativo, l'unico mezzo dove, sapendo cerare, si può avere un'informazione non distorta e manipolata (pensiamo ad esempio a come i tg ci stanno raccontando questo ddl... oltre a sentire Berlusconi dire la falsità che in Italia siamo tutti spiati, poco arriva alla gente del testo di legge). Il comma 29 dell'art.1 dell ddl intercettazioni ha propio lo scopo di bloccare questo libero flusso di informazione, dimmi tu quale persona sana di mente rischierebbe una multa tanto salata lasciando aperto il proprio blog/sito?
Qui oltre a metterci il bavaglio ci voglio proprio tagliare la lingua!
FIRMIAMO TUTTI per il bene di quel principio in via di estinzione che è la Democrazia!

Cmq Ade mi fa piacere che riconosci le boiate che la destra al governo è in grado di fare, poi fammi sapere cosa ti dicono da Generazione Italia.

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18/6/2010 06:06:20 pm

Guarda Anna, abbiamo già stilato un paio di punti da sottoporre al prossimo congresso nazionale, uno di questi tocca proprio le intercettazioni:

- Il magistrato può disporre tutte le intercettazioni ritiene necessarie allo svolgimento delle indagini, è responsabile del legittimo utilizzo delle stesse solo a fini istruttori e della prova pertanto risponde in prima persona della divulgazioni delle stesse.

Quindi, come puoi ban capire, qui ormai non si parla più di "destra" e "sinistra"... anche le ultime 2 votazioni in parlamento te lo dimostrano con i fatti.
Esiste un potere forte, che si chiama Lega, ed un potere altrettanto forte legato alla vecchia FI tra cui si scambiano "regali".
G.I, con Fini, ha dimostrato che ci si può ancora definire di "centro-destra" senza doversi vergognare, ha riportato il dialogo all'interno del partito, fosse anche dialetticamente forte e contrastante.
Per quanto mi riguarda, questa è il modo e la via per uscire da una situazione abbastanza preoccupante, anche la sinistra non dovrebbe sottovalutare questa grande occasione ;)

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Anna Frabotta
18/6/2010 10:17:06 pm

Il dialogo che Fini ha cercato (credo invano) di aprire all'internop del centro destra è da ammirare, per la prima volta non si è assistito ad un congresso fatto solo di demagogia e rituali di acclamazione, ma qualcuno a tentato un dibattito... tocca poi capire quali siano state le reali intenzioni che lo hanno spinto ad agire così.
Su alcune questioni destra e sinistra non potranno mai andare d'accordo, ma forse per fermare lo scempio che sta attraversando la nostra società alcune forze dovrebbero unirsi... non sono convinta che però debba trattarsi di un "inciucio" (quant'è brutta questa parola?) tra finiani e piddini. Penso (e sogno) piuttosto una forte coesione tra tutte le forze del centro sinistra. Il successo ottenuto da movimenti come quello di Grillo o il Popolo Viola, dimostrano che in Italia c'è bisogno di tornare a fare la "sinistra" e non di giocare al partito "piglia tutti" inevitabilmente spostato troppo al centro.

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