Sei proposte a costo zero per spostare dieci miliardi di euro dalla rendita e dalle posizioni dominanti a favore dei cittadini e delle imprese. Il Pd dà una ricetta semplice e concreta per modificare la manovra finanziaria senza alcun onere per lo Stato con l'effetto immediato di risparmiare svariati miliardi di euro.

Per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani sono piccole lenzuolate con cui “sfidiamo il governo a dire se intende continuare con le chiacchiere o se intende fare qualche fatto”.
Non si sa quale possa essere l'atteggiamento del governo davanti a proposte concrete e a costo zero. Per Bersani “la destra dirà la sua, ma basta con le bolle di sapone. E basta anche con la legenda
metropolitana che il Pd non fa proposte. Stiamo attenti perché a noi ci uccide non solo il berlusconismo, ma anche il conformismo”.

Le sei proposte in breve:
BENZINA - Le sei proposte saranno trasformate in altrettanti emendamenti alla manovra che il Pd chiede al centrodestra di approvare, visto che non hanno oneri finanziari per lo Stato. La prima proposta riguarda la benzina, ha spiegato Bersani, e tenta di intaccare la cosiddetta «integrazione verticale» della filiera, che porta ad avere in Italia prezzi più alti che nel resto d'Europa. Prevede che il gestore della pompa non sia più vincolato a comprare il cento per cento della benzina del suo marchio, bensì solo il cinquanta per cento, con la possibilità di rivolgersi al libero mercato per il restante. Per permettere l'avvio del mercato libero, il Pd propone di assegnare in via straordinaria e temporanea a una società pubblica, il ruolo di acquirente unico, come attualmente nel mercato elettrico. «È una proposta radicale - ha detto Bersani - ma se portasse a una diminuzione del costo della benzina di quattro centesimi al litro, porterebbe un risparmio alla collettività di due miliardi nel triennio».

FARMACIE - Il secondo emendamento riguarda la liberalizzazione delle farmacie  il Pd chiede di dare la facoltà alle parafarmacie e ai corner dei supermercati di vendere anche i farmaci di fascia C, e quindi tutti i medicinali non dispensati dal Sistema sanitario nazionale. In questo modo, oltretutto, si favorirebbe il lavoro di giovani laureati.

ORDINI PROFESSIONALI - La terza proposta punta a portare a compimento la riforma organica del sistema delle professioni. Le disposizioni contenute nell'emendamento mirano a modernizzare il ruolo degli ordini professionali, favorendo gli obblighi di una informazione trasparente agli utenti, e la concorrenza. Inoltre il Pd cerca di garantire pari opportunità alle giovani generazioni attraverso l'accorciamento fra le fasi di studio, tirocinio (retribuito e di dodici mesi al massimo) e accesso all'esercizio effettivo della professione. Infine il Pd chiede di riconoscere le libere associazioni costituite su base volontaria e senza diritto di esclusiva tra professionisti che svolgono attività non regolamentate in ordini, attribuendo ad esse anche compiti di qualificazione professionale.

MASSIMO SCOPERTO - La quarta proposta prevede la nullità della clausola di massimo scoperto, indipendentemente dalla denominazione utilizzata dalle singole banche, e affida alla Banca d'Italia il controllo sul rispetto delle nuove norme.

AUTOCERTIFICAZIONE - La quinta proposta consente all'imprenditore, attraverso la semplice autocertificazione sulla base della sussistenza dei requisiti attestati da un professionista, di ottenere immediatamente dal Comune una ricevuta che abilita all'avvio dell'attività o dei lavori di realizzazione degli impianti. Al Comune spetta poi l'onere di provare la sussistenza dei requisiti attraverso controlli ex post.

RETE GAS - La sesta e ultima proposta chiede la separazione proprietaria della rete di trasporto del gas, fissata dall'emendamento al 31 marzo 2011. «La separazione della rete e dello stoccaggio - ha detto Bersani - è un elemento cruciale per la possibilità di fare affluire questa risorsa in modo concorrenziale».

CRESCITA - «Sfidiamo il governo - conclude Bersani - a dirci se vuole continuare nelle chiacchiere o vuole fare cose concrete per le liberalizzazioni. Chiediamo inoltre attenzione alle nostre proposte da parte dei soggetti sociali. Mentre strizziamo i redditi con una manovra depressiva dobbiamo mettere qualcosa nel motore della crescita. I nostri emendamenti smuovono svariati miliardi e raggiungono questo obiettivo».








SFIDA AL GOVERNO: le sei proposte del pd
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