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Un Italia stanca e, ahimè, abituata ai continui scandali del proprio Presidente del Consiglio, impotente sta assistendo al tracollo della dignità nazionale. I giornali esteri non fanno che parlare delle volgarità messe in atto da Don Silvio, quelli italiani hanno ormai l'agenda imbevuta degli scandali di Arcore, per non parlare dei telegiornali che stanno diventando dei programmi a luci rosse da vietare ai bambini.

Anch'io, come molti, trascinata nel marasma della quotidianità, mi sono lasciata scivolare addosso settimane e settimane di notizie riguardanti esclusivamente il “bunga bunga”, ma poi mi sono detta: se la società civile, che siamo noi, non riesce più a scandalizzarsi, dove andremo a finire? E dopo l'ennesimo strillone sulle minorenni ormai diventate delle abituè di Villa San Martino, ho deciso di farmi un po' di “cultura”. Ho posato i libri universitari (per quelli c'è sempre tempo) e ho preso tra le mani le 389 pagine dell'"invito a comparire per persona sottoposta a indagini", che la Procura di Milano ha allegato alla richiesta di autorizzazione a procedere per una perquisizione in un edificio di proprietà "del deputato Silvio Berlusconi". Questo documento potrebbe contenere, starà ai magistrati deciderlo, le prove della colpevolezza del leader del Popolo delle Libertà (o “Italia”, perché nel frattempo a quanto pare hanno deciso di cambiare nome, giusto per infangare ancora un po' quello della nostra beneamata Repubblica). Il fascicolo contiene per lo più intercettazioni telefoniche e io, presa da un momento di curiosità, “voyeurismo”, o forse sarebbe più corretto dire masochismo, mi sono data meticolosamente alla lettura. Ho letto di anziani figuri dell'alta società italiana, il signor Fede e il signor Mora, farsi abili organizzatori di cene a base di “carne fresca”; ho letto di giovani fanciulle devote all'arte della cupidigia, ma devote anche a quel “dio denaro” che avrebbero incontrato dopo qualche notte ad Arcore; ho letto di turpi ragazze turbate da ciò che ai loro occhi, di certo non candidi, si era presentato durante cene degne della fama di Sodoma.

Più proseguivo nella lettura e più l'indecoroso scenario descritto in quelle pagine mi faceva pensare alla tristezza di un uomo potente, un uomo che ha tutto, ma non ha nulla perché solo tra le decine di lacchè che lo circondano. Ero quasi mossa da spirito compassionevole quando ho letto una frase che mi ha fatto tornare alla cruda realtà. In una telefonata dell'otto Gennaio sentiamo una Barbara Fagioli dire all'amica di merende Nicole Minetti: «a lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice 'bene me le sono levate dai coglioni, lo stipendio lo paga lo Stato'». Credo che questa frase spieghi meglio di tutte le parole che potrei spendere a riguardo: siamo governati da un popolo di corrotti e prostitute e ce ne stiamo beatamente a guardare! Il solito metodo del prestigiatore che attira l'attenzione su una mano e intanto con l'atra prepara il vero trucco. Già, perché mentre ce ne stiamo qui a chiacchierare di pu*****, nell'ombra si stanno preparando piani malefici (come un federalismo malmesso o una proposta di legge retroattiva per abbassare la maggiore età, così da salvare ancora una volta il sedere dorato di Berlusconi).

Vorrei inneggiare alla Rivoluzione, ma accuserebbero me e il mio partito di essere dei violenti sovversivi, così mi limito (se così si può dire) ad osannare la Costituzione e ad invocare un intervento della società civile affinché possiamo riprenderci quello che ci appartiene di diritto, la sovranità della nostra Italia, ma sopratutto la dignità di un paese costretto a vergognarsi davanti al mondo intero.
Per questo vi chiedo di firmare l'appello che il Partito Democratico ha lanciato sul suo sito per chiedere le dimissioni di Berlusconi. In un paese normale, un uomo normale si sarebbe già dimesso da tempo, ma questo, a quanto pare, dopo sedici anni di berlusconismo, non è più un paese normale.
Concludo citando colui che mai avrei pensato di citare in vita mia, ma forse esprime bene l'ignoranza e la bassezza di un uomo che si stanno riflettendo su un intero paese: in un uomo di stato, la cosiddetta "cultura" è in fin dei conti un lusso inutile”, Benito Mussolini.

Anna Frabotta


Irene
28/1/2011 12:07:07 am

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antonello
7/2/2011 11:41:02 pm

Mussolini è durato un ventennio e Don Silvio come dici tu è vicino a questo traguardo termporale... Allora, o aspettiamo altri 3 anni o facciamo come l'Egitto... Non sono Democratico e credo neanche di questa Sinistra...credo che in Italia per uscire dal torpore ci sia bisogno di regole nuove, facce nuove, idee nuove, tutto non basato sul nuovo art. 1 della Costituzione..."L'Italia è una Repubblica fondata sulla corruzione"...ovunque mazzette e sprechi e mai nessuno che si incazzi veramente...aborro il populismo di Grillo e quello di Di Pietro, rimpiango gli ideali e anche un pò la lotta armata di quei puri che volevano cambiare le cose... Le Mignotte, dal latino Filius Matris Ignotae e quindi M.ignotae, ci sono sempre state, le minorenni pure...Che Don Silvio sia affetto da satiriasi compulsiva è un dato...ma di questo morbo purtroppo non si muore...

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Anna Frabotta
15/2/2011 07:06:35 am

Antonello, non potevi trovare parole migliori per esprimere quello che penso anch'io e, come me, tanta altra gente. Sono anch'io dell'idea che non possiamo starcene a guardare mentre un uomo mette in ridicolo in nome del nostro paese (e non ne faccio una questione di nazionalismo), ma soprattutto mette in ginocchio una nazione già affaticata sotto ogni punto di vista, dall'economia alla cultura, dalla sanità alla famiglia. Non possiamo starcene a guardare nemmeno di fronte ad una sinistra troppo spesso pavida, altre volte urlatrice e populiste e, quando va peggio, pronta ad "inciuciarsi" col primo di turno. Oggi, la decisione di Bersani di aprire alla Lega mi ha lasciata completamente di sasso, mi rendo conto che forse è necessario creare il vuoto intorno a Berlusconi, è per il bene del paese mi dico, ma poi ci penso bene e mi chiedo, ma è davvero necessario? Siamo sicuri che tutte le forze di sinistra UNITE non possono riuscire ad abbattere questo "regime"? Dopo tutto se non dovessero farcela vuol dire che quello che ci meritiamo è proprio lui, il Cavaliere Berlusconi, che un pò come ha fatto Andreotti, ci accompagnerà nei secoli dei secoli... amen.

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